Biografia artista |
Maurizio Casirati in Arte MAO, acronimo di MakeAnObject, nasce nel Gennaio del 1970 a Cassano d’Adda in provincia di Milano. Verso la meta’ degli anni ’90 si trasferisce a Napoli, dove si iscrive alla facolta’ d’architettura senza pero’ riuscire a sostenere nemmeno un esame. Prova a trovare un impiego in un paio di studi di architettura che malgrado le promesse, non lo pagano e tenta invano l’esame d’ammissione all’Accademia di belle arti di Napoli.
E’ verso la fine degli anni ‘90 che Inizia a pensare di coltivare la sua tendenza artistica appassionandosi alla scultura e utilizzando materiali di scarto come legni spiaggiati e pietre abbandonate, riesce a produrre una serie di sculture dal titolo ‘Saldamente ancorati alla deriva’, con le quali allestisce la sua prima mostra personale al City Hall Cafe’, storico locale napoletano.
Nei primi anni 2000 crea artifexgallery.it, piattaforma on-line che mira alla condivisione di informazioni tra artisti emergenti per mezzo di una comunita’ virtuale, resa poi obsoleta dall’avanzare dei grandi social network.
Espone e organizza mostre personali e collettive in diverse citta’ italiane, per citarne alcune: le personali ‘‘MakeAnObject’’ al PAN Palazzo delle Arti di Napoli e alla Galleria Angelica di Roma, ‘‘Sculture’’ al Teatro Comunale di Fiuggi e alla Galleria Senso di Cassano d’Adda; le collettive alla Galleria Borbonica e al teatro San Ferdinando a Napoli, al Nabel Art di San Giovanni in Roma. Partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali con scarsi risultati, ottenendo solamente un premio speciale per la pittura conferitogli dalla, pressoche’ sconosciuta, Accademia Santa Sara di Alessandria.
Per sperimentare nuove forme visive e tentare di riaccendere la fiamma della creativita’ affievolita dai numerosi insuccessi, accantona gli scalpelli e si dedica alla pittura, forma che gli ha permesso di utilizzare la cinematografia, come ispirazione. L’idea di questi anni e’ quella di intraprendere un percorso di produzione inverso rispetto a quello cinematografico che, partendo da storyboard, sceneggiature e via dicendo, elementi fisicamente statici, si traduce in attivita’ frenetica, sia in fase di realizzazione che in fase di proiezione. Nei suoi ultimi dipinti, congelando questa frenesia nella riproduzione pittorica di fermoimmagine ricavati da lungometraggi che negli anni lo hanno colpito, tenta di rievocare atmosfere e suggestioni di un periodo, o della poetica di un regista.
Questo processo creativo ha dato all’artista nuove prospettive e nuovi stimoli a proseguire la sua ricerca espressiva, se possiamo definire ‘‘ricerca espressiva’’ il suo operato nel mondo dell’arte…
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