Tuttomondo di keith haring pisa, il murale realizzato nel 1989
Tuttomondo di keith haring pisa- Keith Haring incontrò a New York un giovane studente di Pisa, Piergiorgio Castellani, che lo invitò a trascorrere un periodo di soggiorno nella città toscana. Qui l’artista ebbe l’idea di realizzare un murale: l’unico spazio disponibile era una grande parete esterna, posta sul lato nord del convento della chiesa di Sant’Antonio Abate, semidistrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Grazie all’accordo raggiunto tra l’artista, il comune e il parroco del convento, si procedette con la realizzazione dell’opera.
Tempi di realizzazione e materiale del murale Tuttomondo di keith haring pisa
L’artista Keith Haring dipinse il grande murale nel giugno del 1989, in soli quattro giorni. Dopo aver imbiancato l’intera parete e aver disegnato in nero i contorni delle figure, Haring completò il murale colorandolo con l’aiuto di alcuni studenti e alcuni artigiani dell’azienda di vernici Caparol Center di Vicopisano, che aveva donato la vernice necessaria alla realizzazione dell’opera.
Street Art – La superficie della parete misura circa 180 metri quadri (10 metri di altezza per 18 metri di larghezza); si tratta dell’ultima opera pubblica dell’artista statunitense prima della sua morte, nonché l’unica pensata per essere permanente.
Una settimana di lavoro per il murale
A differenza degli altri dipinti di Haring, realizzati solitamente in un unico giorno, Tuttomondo venne realizzato nel giro di una settimana: l’artista dedicò grande impegno nella realizzazione di quest’opera, ritenendola probabilmente più un’installazione permanente che un’opera temporanea. Le vernici utilizzate e i recenti restauri hanno permesso all’opera di rimanere intatta nel suo splendore.
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