Siti archeologici italiani da non perdere

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Siti archeologici italiani da non perdere – Le nostre origini vanno ricercate nella storia dei luoghi e in questo l’archeologia offre dei sostanziali supporti, consentendo di riportare alla luce antiche civiltà di un passato che può svelarci ancora molto sulle peculiari caratteristiche del popolo italiano. Vi riportiamo alcuni siti archeologici, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Unesco, da non perdere:

Viaggio nell’Italia dell’arte

Siti archeologici italiani da non perdere

5. Valle dei Templi, Agrigento

4. Paestum

3. Villa Adriana, Tivoli

2. Parco Archeologico del Colosseo

1. Pompei, scavi

5. Valle dei Templi, Agrigento

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Siti archeologici italiani da non perdere

La Valle dei Templi, Agrigento: corrisponde all’antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Comprende numerosi templi di stampo dorico come il Tempio di Hera Lacinia, il Tempio di Eracle, Il Tempio della Concordia. Inoltre, è possibile visitare, accanto a quest’ultimo, la necropoli, quale luogo sacro adibito al culto dei morti. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più estesi del Mediterraneo (circa 1300 ettari) e conserva un patrimonio monumentale dal valore incomparabile. Dal 1997 l’intera zona è stata, infatti, inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

4. Paestum

Siti archeologici italiani da non perdere

Paestum: dal respiro greco prima e romano poi, l’antica Poseidonia era una città fondata nel VII sec. a.C. da coloni greci provenienti da Sibari. Quando si arriva nell’antica città, si rimane affascinati già dalla cinta muraria: quasi 5 km di mura molto ben conservate. Ciò che maggiormente colpisce il visitatore è sicuramente l’area sacra: tre i templi dorici della città, miracolosamente giunti a noi in ottime condizioni. Il tempio di Hera è il più antico dei tre grandi edifici, appartiene alla prima generazione dei grandi templi in pietra: la sua costruzione è iniziata intorno al 560 a.C. Vi è, poi, il tempio di Atena, costruito sul punto più alto della città intorno al 500 a.C. Quello, in assoluto più grande e maestoso è, però, il Tempio di Nettuno, realizzato verso la metà del V secolo a.C. Fortemente consigliata, inoltre, una vista al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, con i suoi reperti e soprattutto con le bellissime tombe dipinte, provenienti dalle necropoli come la celebre Tomba del tuffatore.

3. Villa Adriana, Tivoli

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Villa Adriana di Tivoli: è uno straordinario sito archeologico situato presso Tivoli, l’antica Tiber, a circa 30 km da Roma. Fu costruita per volere di Adriano, a partire dalla prima metà del II secolo e attualmente si presenta come un complesso di edifici estesi per circa 120 ettari, inserita nei siti Unesco a partire dal 1999. La passeggiata tra le bellezze di Villa Adriana ci porta ad ammirare anche le Terme con Heliocaminus, l’impianto termale più antico della villa. Vicino alle terme troviamo la Sala dei Filosofi, accanto alla quale vi è il Teatro Marittimo. Vi è, inoltre tra i monumenti simbolo della villa, il Canopo inserito all’interno di una valletta, dove è presente una vasca terminante con un’esedra. Lo specchio d’acqua misura 119 metri per 18 e si presume che il Canopo sia da interpretare come il canale che collegava Alessandria d’Egitto alla città omonima. Qui, come in Egitto, si è costruito un grande spazio per banchetti all’aperto, arricchito da spettacolari giochi d’acqua.

2. Parco Archeologico del Colosseo

Area del Colosseo

Siti archeologici italiani da non perdereParco del Colosseo: Il parco archeologico del Colosseo comprende non solo l’Anfiteatro Flavio, ma anche altri importanti monumenti della Roma antica come l’arco di Costantino (costruito nel 315 per celebrare la vittoria dell’imperatore su Massenzio. Le statue che lo decorano ci raccontano delle gesta di Costantino, ma anche delle vittorie di Marco Aurelio e di Adriano), la Domus Aurea (costruita per volontà dell’imperatore Nerone, come nuova residenza, a seguito dell’incendio del 64 d.C. che distrusse gran parte del centro di Roma), il Foro Romano (realizzato verso la fine del VII secolo a.C. dopo la bonifica della palude nella valle, fu il centro della vita pubblica romana per oltre un millennio), il Palatino (Sul Palatino sono conservati i resti degli insediamenti dell’età del Ferro riferibili al più antico nucleo della città fra il II e il I secolo a.C. il colle divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia romana) la Meta Sudans (era una fontana monumentale che le fonti del IV secolo d.C. chiamano Meta Sudans per la forma conica. In uso fino al V secolo d.C. quando si iniziarono a ostruire i canali di deflusso delle acque). 

1. Pompei, scavi

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Pompei: la città sepolta dalla lava durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. regala ancora oggi scoperte sensazionali. Oggi, si presenta a noi suddivisa in 9 zone, corrispondenti grosso modo agli antichi quartieri romani, e racchiusa in una cinta muraria di oltre tre km su cui si aprivano 7 porte. L’area principale della città è rappresentata dal Foro su cui si affacciano i principali edifici cittadini: il Macellum, la basilica, alcuni importanti templi e gli edifici della pubblica amministrazione. L’Anfiteatro era destinato al divertimento della popolazione, vi erano poi teatri, le osterie,le Terme, la Palestra per la cura del corpo e oltre 25 lupanari. Per l’attività religiosa si poteva praticare in diversi templi e nei santuari. E infine, molto suggestiva la visita alle antiche botteghe artigiane (frantoi, forni, alberghi) e le bellissime case affrescate.

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